IPSOA Quotidiano

Consolidato fiscale: il criterio per l'attribuzione delle perdite

04/11/2025 - In tema di consolidato fiscale, con la risposta a interpello n. 282 del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il criterio da utilizzare ai fini dell'attribuzione delle perdite in ipotesi di interruzione del consolidato o di revoca dell'opzione (o di mancato rinnovo) è l'ultimo comunicato in sede di opzione o di rinnovo in relazione a tutte le perdite da attribuire al momento dell'evento interruttivo, indipendentemente quindi dal periodo in cui sono maturate e senza operare alcuna stratificazione di formazione delle stesse, anche qualora sia stato medio tempore modificato il criterio di attribuzione. In tema di consolidato fiscale, con la risposta a interpello n. 282 del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il criterio da utilizzare ai fini dell'attribuzione delle perdite in ipotesi di interruzione del consolidato o di revoca dell'opzione (o di mancato rinnovo) è l'ultimo comunicato in sede di opzione o di rinnovo in relazione a tutte le perdite da attribuire al momento dell'evento interruttivo, indipendentemente quindi dal periodo in cui sono maturate e senza operare alcuna stratificazione di formazione delle stesse, anche qualora sia stato medio tempore modificato il criterio di attribuzione.

Bonus edilizi: la trasferibilità dei crediti in caso di conferimento di azienda

04/11/2025 - In tema di bonus edilizi, con la risposta a interpello n. 281 del 4 novembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che pur potendo i crediti d'imposta derivanti dall'applicazione del cd. sconto in fattura per le prestazioni rese nei confronti dei propri committenti nell'ambito dell'attività svolta tramite l'(unica) azienda che si intende trasferire (e per i quali il legislatore ha previsto specifiche limitazioni alla loro trasferibilità ex dall'articolo 121 citato) essere oggetto di conferimento unitamente all'azienda alla quale afferiscono, tale trasferimento comunque rileva ai fini del computo del numero massimo di cessioni ''libere'' effettuabili dal titolare dei crediti stessi In tema di bonus edilizi, con la risposta a interpello n. 281 del 4 novembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che pur potendo i crediti d'imposta derivanti dall'applicazione del cd. sconto in fattura per le prestazioni rese nei confronti dei propri committenti nell'ambito dell'attività svolta tramite l'(unica) azienda che si intende trasferire (e per i quali il legislatore ha previsto specifiche limitazioni alla loro trasferibilità ex dall'articolo 121 citato) essere oggetto di conferimento unitamente all'azienda alla quale afferiscono, tale trasferimento comunque rileva ai fini del computo del numero massimo di cessioni ''libere'' effettuabili dal titolare dei crediti stessi

Ravvedimento speciale: il termine non è derogabile

04/11/2025 - Con la risposta a interpello n. 284 del 4 novembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che in tema di concordato preventivo biennale, il termine del 31 marzo 2025 previsto per il ''ravvedimento'' non pare in alcun modo derogabile. Con la risposta a interpello n. 284 del 4 novembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che in tema di concordato preventivo biennale, il termine del 31 marzo 2025 previsto per il ''ravvedimento'' non pare in alcun modo derogabile.

Quota 100 e divieto di cumulo anche per importi esigui

04/11/2025 - La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 162 del 2025, ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di Ravenna in relazione all’art. 14, comma 3, del D.L. 28 gennaio 2019 n. 4 (Reddito di cittadinanza e pensioni). Il giudice rimettente contestava la sproporzione della sospensione annuale della pensione “quota 100” in caso di violazione del divieto di cumulo con redditi da lavoro, anche per attività di minima entità. La Consulta ha ritenuto le questioni inammissibili per difetto di previa interpretazione adeguatrice. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 162 del 2025, ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di Ravenna in relazione all’art. 14, comma 3, del D.L. 28 gennaio 2019 n. 4 (Reddito di cittadinanza e pensioni). Il giudice rimettente contestava la sproporzione della sospensione annuale della pensione “quota 100” in caso di violazione del divieto di cumulo con redditi da lavoro, anche per attività di minima entità. La Consulta ha ritenuto le questioni inammissibili per difetto di previa interpretazione adeguatrice.

Un gesto imprudente e arriva l'infortunio sul lavoro: quando l'azienda è responsabile

04/11/2025 - Una macchina troncatrice, un gesto avventato e un infortunio. Il datore di lavoro è responsabile? Per la Cassazione sì. Con la sentenza n. 22843/2025, la Suprema Corte dice che non basta l’iniziativa imprudente, eccezionale e non prevedibile, del lavoratore per escludere la responsabilità del datore. La condotta del lavoratore può essere considerata rischio elettivo, tale da liberare il datore di lavoro da ogni responsabilità, solo se davvero abnorme rispetto al rischio tipico dell'attività lavorativa. Un caso emblematico che ridefinisce i confini della sicurezza in azienda. Una macchina troncatrice, un gesto avventato e un infortunio. Il datore di lavoro è responsabile? Per la Cassazione sì. Con la sentenza n. 22843/2025, la Suprema Corte dice che non basta l’iniziativa imprudente, eccezionale e non prevedibile, del lavoratore per escludere la responsabilità del datore. La condotta del lavoratore può essere considerata rischio elettivo, tale da liberare il datore di lavoro da ogni responsabilità, solo se davvero abnorme rispetto al rischio tipico dell'attività lavorativa. Un caso emblematico che ridefinisce i confini della sicurezza in azienda.

Buoni pasto elettronici: l'esenzione fiscale sale a 10 euro nel 2026

04/11/2025 - Incremento della soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto in formato elettronico da 8 euro a 10 euro. È quanto previsto dal <a target="_blank" title="disegno di legge di Bilancio 2026" href="https://www.ipsoa.it/speciali/legge-bilancio">disegno di legge di Bilancio 2026</a> (A.S. 1689) con l’obiettivo di sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori e l’intera filiera della ristorazione e dei servizi connessi. Quali possono essere gli impatti sull’economia reale? Incremento della soglia di esenzione fiscale dei buoni pasto in formato elettronico da 8 euro a 10 euro. È quanto previsto dal disegno di legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689) con l’obiettivo di sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori e l’intera filiera della ristorazione e dei servizi connessi. Quali possono essere gli impatti sull’economia reale?

Revisori EL: pubblicato il parere sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028

04/11/2025 - Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e la Fondazionale Nazionale dei Commercialisti (FNC), in collaborazione con l'Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), hanno reso disponibile lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" aggiornato con le disposizioni normative e di prassi emanate fino alla data della presente pubblicazione oltre alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione alla Camera. Il documento non è vincolante, ma si pone come valido supporto all’attività di vigilanza dei professionisti fornendo tutti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace, a presidio degli equilibri di bilancio e dell'evoluzione della gestione delle entrate e delle spese. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e la Fondazionale Nazionale dei Commercialisti (FNC), in collaborazione con l'Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), hanno reso disponibile lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" aggiornato con le disposizioni normative e di prassi emanate fino alla data della presente pubblicazione oltre alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione alla Camera. Il documento non è vincolante, ma si pone come valido supporto all’attività di vigilanza dei professionisti fornendo tutti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace, a presidio degli equilibri di bilancio e dell'evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.

Revisori enti locali: come iscriversi nell'elenco 2026

04/11/2025 - Il Ministero dell’Interno ha definito le modalità per l’iscrizione e il mantenimento nell’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali valido dal 1° gennaio 2026. Entro il termine del 16 dicembre 2025, i revisori già iscritti devono confermare i requisiti richiesti tramite procedura telematica, inclusi crediti formativi e incarichi triennali svolti presso enti locali; i nuovi candidati possono presentare domanda online, dichiarando il possesso dei requisiti e l’assenza di cause ostative. L’accesso avviene tramite identità digitale e l’invio della domanda è confermato da una comunicazione PEC. L’Amministrazione effettuerà controlli sulla veridicità delle dichiarazioni; in caso di dati non verificabili o difformi, si procederà alla cancellazione o al declassamento. I soggetti cancellati non potranno accettare incarichi nell’anno di riferimento e, se già nominati, dovranno cessare l’attività. Il Ministero dell’Interno ha definito le modalità per l’iscrizione e il mantenimento nell’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali valido dal 1° gennaio 2026. Entro il termine del 16 dicembre 2025, i revisori già iscritti devono confermare i requisiti richiesti tramite procedura telematica, inclusi crediti formativi e incarichi triennali svolti presso enti locali; i nuovi candidati possono presentare domanda online, dichiarando il possesso dei requisiti e l’assenza di cause ostative. L’accesso avviene tramite identità digitale e l’invio della domanda è confermato da una comunicazione PEC. L’Amministrazione effettuerà controlli sulla veridicità delle dichiarazioni; in caso di dati non verificabili o difformi, si procederà alla cancellazione o al declassamento. I soggetti cancellati non potranno accettare incarichi nell’anno di riferimento e, se già nominati, dovranno cessare l’attività.

Oneri di smantellamento e ripristino: dal trattamento contabile alla rilevanza fiscale

03/11/2025 - I principi contabili nazionali prevedono che l’impatto a conto economico degli oneri di smantellamento e ripristino siano imputati, sotto forma di ammortamenti, agli esercizi in cui il cespite rilascia la sua utilità. Il <a target="_blank" title="D.M. MEF del 27 giugno 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/07/14/gu-coordinamento-oic-determinazione-base-imponibile-ires-irap">D.M. MEF del 27 giugno 2025</a>, che ha dettato le disposizioni di coordinamento tra gli aggiornamenti ai principi contabili <a target="_blank" class="rich-legge" title="OIC 16" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000842773SOMM">OIC 16</a> e <a target="_blank" class="rich-legge" title="OIC 31" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000842766SOMM">OIC 31</a> e le regole di determinazione della base imponibile IRES e IRAP, attribuisce efficacia ai criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione dei fatti aziendali, anche in deroga alle disposizioni del TUIR. Pertanto, ciò che risulta dal conto economico civilistico e dall'applicazione di corretti principi contabili, vale anche ai fini della determinazione della base imponibile, salvo diversa disposizione. I principi contabili nazionali prevedono che l’impatto a conto economico degli oneri di smantellamento e ripristino siano imputati, sotto forma di ammortamenti, agli esercizi in cui il cespite rilascia la sua utilità. Il D.M. MEF del 27 giugno 2025, che ha dettato le disposizioni di coordinamento tra gli aggiornamenti ai principi contabili OIC 16 e OIC 31 e le regole di determinazione della base imponibile IRES e IRAP, attribuisce efficacia ai criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione dei fatti aziendali, anche in deroga alle disposizioni del TUIR. Pertanto, ciò che risulta dal conto economico civilistico e dall'applicazione di corretti principi contabili, vale anche ai fini della determinazione della base imponibile, salvo diversa disposizione.

Sisma 2012: legittimi i ristori solo ai produttori DOP e IGP

04/11/2025 - Con la sentenza n. 164 del 4 novembre 2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato legittima la norma che riconosce ai produttori DOP e IGP il ristoro dei danni subiti dai prodotti in fase di maturazione a seguito del sisma del maggio 2012. Respinte le censure del Consiglio di Stato, secondo cui la norma violerebbe i principi di uguaglianza e libertà economica, la Corte ha ritenuto giustificato il trattamento differenziato rispetto ad altre imprese casearie. I prodotti DOP/IGP, infatti, sono soggetti a rigorosi standard produttivi e controlli, con un processo complesso che include la maturazione, fase essenziale per il riconoscimento del marchio. Il danno in tale fase ha avuto impatti rilevanti anche sull’accesso al credito, aggravando le difficoltà produttive. La Corte ha escluso l’esistenza di un mercato comune tra DOP e prodotti non certificati, ritenendo quindi che il contributo non alteri la concorrenza né leda la libertà d’impresa. Con la sentenza n. 164 del 4 novembre 2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato legittima la norma che riconosce ai produttori DOP e IGP il ristoro dei danni subiti dai prodotti in fase di maturazione a seguito del sisma del maggio 2012. Respinte le censure del Consiglio di Stato, secondo cui la norma violerebbe i principi di uguaglianza e libertà economica, la Corte ha ritenuto giustificato il trattamento differenziato rispetto ad altre imprese casearie. I prodotti DOP/IGP, infatti, sono soggetti a rigorosi standard produttivi e controlli, con un processo complesso che include la maturazione, fase essenziale per il riconoscimento del marchio. Il danno in tale fase ha avuto impatti rilevanti anche sull’accesso al credito, aggravando le difficoltà produttive. La Corte ha escluso l’esistenza di un mercato comune tra DOP e prodotti non certificati, ritenendo quindi che il contributo non alteri la concorrenza né leda la libertà d’impresa.

Bonus edilizi 2026: quali sono le aliquote di detrazione fiscale

04/11/2025 - Nessun taglio delle percentuali agevolative, nel 2026, per il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus e il sismabonus (anche acquisti). Per tutto il 2026 i tre bonus manterranno le stesse aliquote del 2025: 50% per l’abitazione principale del proprietario o del titolare di diritto reale di godimento e 36% negli altri casi. È quanto prevede il <a target="_blank" title="disegno di legge di Bilancio 2026" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/10/18/approvata-legge-bilancio-2026">disegno di legge di Bilancio 2026</a> (A.S. 1689), che conferma anche il bonus mobili e il superbonus 110% per le aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, con domanda per il contributo per la ricostruzione presentata prima del 30 marzo 2024. Non è prevista nessuna proroga né del bonus barriere architettoniche al 75% né del superbonus fuori dalle zone terremotate. Nessun taglio delle percentuali agevolative, nel 2026, per il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus e il sismabonus (anche acquisti). Per tutto il 2026 i tre bonus manterranno le stesse aliquote del 2025: 50% per l’abitazione principale del proprietario o del titolare di diritto reale di godimento e 36% negli altri casi. È quanto prevede il disegno di legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689), che conferma anche il bonus mobili e il superbonus 110% per le aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, con domanda per il contributo per la ricostruzione presentata prima del 30 marzo 2024. Non è prevista nessuna proroga né del bonus barriere architettoniche al 75% né del superbonus fuori dalle zone terremotate.

Autoproduzione di energia da FER: cosa e chi finanzia l'avviso MASE 2025

04/11/2025 - Dal 3 dicembre 2025 al 3 marzo 2026 le imprese di qualunque dimensione possono presentare domanda di contributo per la realizzazione di investimenti finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle aree industriali, artigianali e produttive di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’avviso pubblicato dal MASE il 30 ottobre 2025 mette a disposizione una dotazione finanziaria complessiva pari a 262 milioni di euro per sostenere investimenti in impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo immediato e, eventualmente, differito tramite sistemi di accumulo elettrochimico. Quali sono i requisiti per accedere alle agevolazioni? Dal 3 dicembre 2025 al 3 marzo 2026 le imprese di qualunque dimensione possono presentare domanda di contributo per la realizzazione di investimenti finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle aree industriali, artigianali e produttive di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’avviso pubblicato dal MASE il 30 ottobre 2025 mette a disposizione una dotazione finanziaria complessiva pari a 262 milioni di euro per sostenere investimenti in impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo immediato e, eventualmente, differito tramite sistemi di accumulo elettrochimico. Quali sono i requisiti per accedere alle agevolazioni?

Associazioni artigiane: necessario un impiego più efficiente delle risorse

04/11/2025 - CNA, Confartigianato e Casartigiani in audizione davanti alle Commissioni bilancio del Senato e della Camera hanno dichiarato di apprezzare l’intervento sull’Irpef, gli incentivi alle assunzioni e le misure di detassazione e decontribuzione del lavoro ma con riserve sull’imposta al 5% per gli incrementi da rinnovi contrattuali sottoscritti nel 2025 e 2026 in quanto introduce una disparità di trattamento oltre alla modesta entità della misura. In un contesto internazionale caratterizzato da incertezza e instabilità, la prudenza in finanza pubblica acquisisce un valore rilevante per fronteggiare eventuali nuove turbolenze finanziare. Tuttavia, secondo le organizzazioni, un impiego più efficiente delle risorse consentirebbe di accompagnare il tessuto produttivo su percorsi virtuosi. CNA, Confartigianato e Casartigiani in audizione davanti alle Commissioni bilancio del Senato e della Camera hanno dichiarato di apprezzare l’intervento sull’Irpef, gli incentivi alle assunzioni e le misure di detassazione e decontribuzione del lavoro ma con riserve sull’imposta al 5% per gli incrementi da rinnovi contrattuali sottoscritti nel 2025 e 2026 in quanto introduce una disparità di trattamento oltre alla modesta entità della misura. In un contesto internazionale caratterizzato da incertezza e instabilità, la prudenza in finanza pubblica acquisisce un valore rilevante per fronteggiare eventuali nuove turbolenze finanziare. Tuttavia, secondo le organizzazioni, un impiego più efficiente delle risorse consentirebbe di accompagnare il tessuto produttivo su percorsi virtuosi.

Noleggio con conducente (NCC): non spetta allo Stato adottare atti che impongono obblighi e divieti agli esercenti

04/11/2025 - Con la sentenza n. 163 del 4 novembre 2025, la Corte Costituzionale ha accolto i ricorsi della Regione Calabria contro il<a target="_blank" class="rich-legge" title="decreto interministeriale n. 226202" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000971660SOMM"> decreto interministeriale n. 226/202</a>4 e le relative circolari, dichiarando l’illegittimità di alcune disposizioni che regolano il servizio di noleggio con conducente (NCC). La Corte ha ritenuto che lo Stato abbia ecceduto la propria competenza in materia di «tutela della concorrenza», invadendo quella regionale sul «trasporto pubblico locale». In particolare, sono stati annullati: il vincolo dei 20 minuti tra prenotazione e inizio del servizio, il divieto di contratti di durata con soggetti che svolgono attività di intermediazione, e l’obbligo di usare esclusivamente l’app ministeriale per il foglio di servizio. Tali misure sono state giudicate sproporzionate, lesive dell’autonomia contrattuale e della libertà economica, e non giustificate da finalità antielusive. La Corte ha quindi annullato le disposizioni impugnate nella parte in cui interferiscono con le competenze regionali. Con la sentenza n. 163 del 4 novembre 2025, la Corte Costituzionale ha accolto i ricorsi della Regione Calabria contro il decreto interministeriale n. 226/2024 e le relative circolari, dichiarando l’illegittimità di alcune disposizioni che regolano il servizio di noleggio con conducente (NCC). La Corte ha ritenuto che lo Stato abbia ecceduto la propria competenza in materia di «tutela della concorrenza», invadendo quella regionale sul «trasporto pubblico locale». In particolare, sono stati annullati: il vincolo dei 20 minuti tra prenotazione e inizio del servizio, il divieto di contratti di durata con soggetti che svolgono attività di intermediazione, e l’obbligo di usare esclusivamente l’app ministeriale per il foglio di servizio. Tali misure sono state giudicate sproporzionate, lesive dell’autonomia contrattuale e della libertà economica, e non giustificate da finalità antielusive. La Corte ha quindi annullato le disposizioni impugnate nella parte in cui interferiscono con le competenze regionali.

Linee guida ACN: l'applicazione dei criteri di premialità

04/11/2025 - L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) ha adottato il decreto prot. n. 343069 del 24 ottobre 2025 contenente le Linee guida per l’applicazione dei criteri di premialità previsti dall’<a target="_blank" class="rich-legge" title="art. 14" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000965780ART29">art. 14</a> della <a target="_blank" class="rich-legge" title="legge n. 902024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000965780SOMM">legge n. 90/2024</a>. Il documento mira a rafforzare la sicurezza nazionale nel cyberspazio, promuovendo l’autonomia tecnologica e la sovranità digitale, con particolare attenzione alla gestione del rischio nella catena di approvvigionamento IT. Le Linee guida, redatte in collaborazione con l’ANAC, offrono indicazioni operative e migliori pratiche per soggetti pubblici e privati, in un contesto di crescente complessità normativa e minaccia cibernetica. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) ha adottato il decreto prot. n. 343069 del 24 ottobre 2025 contenente le Linee guida per l’applicazione dei criteri di premialità previsti dall’art. 14 della legge n. 90/2024. Il documento mira a rafforzare la sicurezza nazionale nel cyberspazio, promuovendo l’autonomia tecnologica e la sovranità digitale, con particolare attenzione alla gestione del rischio nella catena di approvvigionamento IT. Le Linee guida, redatte in collaborazione con l’ANAC, offrono indicazioni operative e migliori pratiche per soggetti pubblici e privati, in un contesto di crescente complessità normativa e minaccia cibernetica.

Quotidiano Giuridico

L'intelligenza artificiale nel procedimento penale: dalle indagini preliminari alla fase decisoria

04/11/2025 -

Con l’approvazione della Legge 23 dicembre 2025, n. 132, il nostro ordinamento ha posto una prima base per l’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale all’interno del procedimento penale. Tuttavia, sin dalla fase delle indagini preliminari, si pongono diversi profili di criticità in relazione ai principi cardine del processo penale, sia con riferimento alle attività di contrasto che alle attività di polizia giudiziaria in senso stretto. Ancor di più se si ipotizzano forme di giustizia predittiva, senza dimenticare le implicazioni processuali dettate dall’introduzione di sistemi di IA nel compendio probatorio su cui si fonda la pronuncia del giudicante. Appare dunque doveroso interrogarsi sui punti di contatto tra gli effetti dirompenti dell’utilizzo di strumenti di IA e le garanzie irrinunciabili del giusto processo.

Il committente può utilizzare propri dipendenti e mezzi per sostituire i lavoratori dell'appaltatore in sciopero?

04/11/2025 -

Con sentenza del 2 settembre 2025, n. 155 il Tribunale di Ferrara, sezione lavoro, ha confermato la legittimità della condotta del Committente che, in seguito alla comunicazione di disdetta di un contratto di appalto, ha utilizzato propri dipendenti per “sostituire” i dipendenti scioperanti dell’appaltatore. In tali ipotesi, non sussiste alcuna condotta antisindacale, sia per il difetto di legittimazione passiva del committente, in quanto soggetto terzo rispetto al datore di lavoro appaltatore, sia perché nel caso concreto il committente non ha assunto personale esterno, né ha utilizzato beni e/o mezzi della società appaltatrice, senza subire alcuna ingerenza da parte di quest’ultima.

Comunione legale: servono prove puntuali delle risorse usate per escludere un bene

04/11/2025 -

Ai fini dell’accertamento della comunione legale, non ha valore confessorio la mera dichiarazione del coniuge non acquirente resa in sede di acquisto del bene, allorquando manchi l’espressa indicazione della provenienza delle somme impiegate da risorse personali di una delle parti, tale da escludere la confluenza dell’oggetto dell’acquisto nel regime patrimoniale ordinario. Lo stabilisce la Corte di appello di Bologna, sentenza 7 ottobre 2025 n. 1687.

Speciali

Pace fiscale

Fonte: ipsoa.it

Reddito di cittadinanza

Fonte: ipsoa.it

Quota 100 e pensioni 2019

Fonte: ipsoa.it

Fattura elettronica

Fonte: ipsoa.it

Tariffe Inail 2019

Fonte: ipsoa.it

Auto: ecotassa e bonus 2019

Fonte: ipsoa.it

Fondo Garanzia PMI

Fonte: ipsoa.it

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